Mondonico lanciò nel calcio dei grandi questo giovanissimo ragazzo australiano della primavera, arrivato appena un anno prima dalle giovanili del Prato .
Il debutto in prima squadra avvenne il 30 ottobre 1991 nella partita di coppa Italia contro la Lazio, finita 2-0 per il Torino.
Possiamo solo immaginare che effetto possa aver fatto a quel ragazzo di 18 anni entrare in campo dal 1° minuto insieme a gente come Marcheggiani, Mussi, Cravero, Scifo, Lentini, Martin Vasquez… gente che quell'anno arrivò 3° al termine del campionato e in finale di coppa Uefa.
E chissà cosa gli passò per la testa quando sul finire del primo tempo segnò il gol del raddoppio.
Esordio in una coppa nazionale con gol, non capita a molti!
Per il primo gol in serie A dovette aspettare fino a maggio, quando rifilò il terzo gol al Genoa nella terzultima partita di campionato terminata 4-0.
Al termine di quella stagione, conclusa con 2 gol in 9 partite giocate tra campionato e coppa, Bobo venne girato in prestito al Pisa per permettergli di giocare con maggiore continuità e l'anno successivo al Ravenna, dove esplose segnando 12 gol.
Ma questi numeri non bastarono a convincere l'allora presidente del Toro Calleri, che lo vendette al Venezia dove, per inciso, fece un'altra ottima stagione. Da quel momento la sua carriera decollò, portandolo a vestire altre 15 maglie in Italia, Spagna e Francia.
Molto probabilmente non sarebbe diventato una bandiera vista la sua propensione a cambiare squadra con grande velocità, ma sicuramente il Toro gli è rimasto nel cuore, come ha dimostrato partecipando nella compagine granata alla partita commemorativa dei 50 anni di Superga.
Rimane il grande rimpianto di aver lasciato andare via troppo presto un grande campione, per di più con il carattere e la tipica grinta da Toro.