Una delle cose che mi manca di più è vedere zio Luciano entrare in negozio, sparpagliare sul bancone le foto appena sviluppate della partita di domenica o delle varie feste della squadra e ascoltare i suoi aneddoti e commenti sui giocatori.
L'incipit della maggior parte dei suoi racconti era: 'Jimmy è matto come un cavallo!'.
Il più delle volte lo diceva in tono scherzoso; altre volte serio, quasi allibito. E in questi casi l'aneddoto mi faceva ancora più ridere, perché voleva dire che la gogliardata era stata particolarmente ardita. Dalle parole di Luciano avevo già capito il tipo di persona: l'anima della festa, l'amico di tutti, sempre sorridente e scherzoso. Il casinista della classe pronto a mettere la testa a posto quando c'è da lavorare.
E' cosa nota che i portieri non siano del tutto centrati, forse è il ruolo stesso che impone di essere così: accettare di essere l'ultimo baluardo a difesa del proprio fortino e di dover affrontare, in alcune situazioni da solo, orde di nemici lanciatisi contro. Il peso di una responsabilità maggiore unito al sentimento di diversità, meglio unicità, rispetto agli altri compagni può far perdere qualche rotella.
Dopo aver vinto il torneo di Viareggio nel 1994 con la primavera della Juventus inizia il suo percorso da professionista: Aosta, Voghera, Verona, Reggiana, San Donà, Pistoiese, Palermo e finalmente di nuovo a casa, ma stavolta sulla sponda giusta.
Ed è nel suo amato Torino che nel 2003 esordisce in serie A, sostituendo l'infortunato Stefano Sorrentino, nell'ultima partita di campionato.
La stagione 2007/2008 è quella più importante, in cui gioca da titolare contro Catania, Milan, Genoa, Inter, Roma e da subentrante contro il Napoli e l'Udinese.
Pur avendo giocato solo 16 partite in 7 anni i tifosi lo amano perché Jimmy è un ragazzo della Maratona, un giocatore tifoso che non ha abbandonato la nave Torino Calcio mentre affondava nel fallimento del 2005 (l'unico insieme a Tommaso Vailatti) e che non ci ha pensato un attimo a firmare per la Società Civile Campo Torino senza avere alcuna sicurezza che la squadra venisse iscritta l'anno successivo al campionato.
Un vero idolo, nonché primo calciatore del Torino F.C.!
Tantissimi auguri per i tuoi 46 anni, Jimmy!