La scatola dei ricordi granata

Antonino Asta, una vera bandiera!

Antonino Asta, una vera bandiera!

Antonino Asta esulta dopo il gol in Siena-Torino 01/04/2001
Il 5 maggio è un giorno importante per molti sportivi, oltre che per Giacomo Leopardi (e naturalmente Napoleone).
Richiama alla mente degli appassionati di calcio l'ultima giornata del campionato 2001/2002; ricordi dolci per i cugini gobbi che riescono a vincere il loro 26° scudetto; ricordi molto amari per i tifosi interisti che vedono sfumare il tricolore creduto già cucito sul petto.
Per noi granata non è solo il day after del 52° anniversario della tragedia di Superga, ma anche il giorno in cui siamo andati, in più di 20000, allo Stadio Delle Alpi a salutare Antonino Asta, che con la Roma avrebbe giocato la sua ultima partita con la maglia del Toro.
Antonino Asta e Jimmy Ghione

Chi c'era si ricorderà sicuramente il suo pianto mentre faceva il giro del campo e sicuramente avrà notato qualcuno vicino a sé intento ad asciugarsi una lacrima di nascosto mentre lo applaudiva e urlava cori in suo onore.
Antonino si è sudato quell'affetto e quella fascia di capitano, guadagnata alla 3° stagione in maglia granata. Come si è guadagnato ogni salto di categoria, dalla Prima con il Seguro San Giorgio alla Promozione con il Corbetta.
Continua ancora a lavorare nel bar di famiglia quando raggiunge la serie C con il Saronno; e con il Monza finalmente sale in serie B.

Asta esulta dopo un gol

A 27 anni riesce a convincere prima Reja e poi Mondonico a puntare su di lui e al termine della stagione '98/'99 arriva la serie A, il sogno si è avverato!
A gennaio dell'anno successivo viene girato al Napoli in comproprietà e qui si toglie la soddisfazione di contribuire anche alla promozione dei partenopei, siglando due reti in 15 partite.
Nella stagione 2000/2001, tornato a Torino, arriva la terza promozione in A di fila e questa volta con la fascia di capitano al braccio.
La sua quinta stagione al Toro è quella che gli darà maggiori soddisfazioni, come il fantastico derby finito 3-3 (la buca di Maspero) e il miglior piazzamento in campionato della sua squadra (11°), ma soprattutto l'esordio in Nazionale contro gli Stati Uniti il 13 febbraio 2002.

Asta, Tricarico e De Ascentis
Purtroppo però il lungo infortunio occorso in occasione del derby di ritorno convince il patron Cimminelli a non puntare più su di lui, vendendolo a fine stagione al Palermo.
Conclusa la carriera da giocatore nel 2004, Antonino fa ritorno alla squadra che più lo ha amato in veste di allenatore degli Allievi e della Primavera e, dopo 7 anni passati a farsi le ossa nelle serie minori, viene ancora in aiuto del Toro facendo da vice a Longo e conquistando la salvezza in un'annata particolarmente complicata.

Oggi Antonino compie 50 anni e noi, oltre ad augurargli il meglio, lo vogliamo ringraziare non solo per l'attaccamento alla nostra maglia e per l'affetto sempre dimostrato a noi tifosi, ma soprattutto per averci dimostrato che con la tenacia e la forza d'animo si possono raggiungere grandi obbiettivi!
Come recita la sua poesia 'La Speranza': non arrendersi di fronte agli ostacoli!

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